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Storia
La scoperta dei gruppi sanguigni è stata fatta nel 1900 dall'austriaco Karl Landsteiner (premio Nobel per la medicina nel 1930), il quale osservò che mettendo in contatto il sangue di due persone si può verificare una reazione detta di agglutinazione con formazione di aggregati di globuli rossi e successiva distruzione a dimostrazione dell'incompatibilità del loro sangue.
Ci sono otto diversi tipi di sangue comuni, che sono determinati dalla presenza o assenza di determinati antigeni - sostanze che possono innescare una risposta immunitaria se sono estranei al corpo. Dal momento che alcuni antigeni possono innescare il sistema immunitario del paziente per attaccare il sangue trasfuso, nelle trasfusioni è necessaria la compatibilità dei gruppi.
Gli individui del gruppo AB+ possono ricevere qualunque tipo di sangue e sono perciò detti riceventi universali, mentre le persone di gruppo 0- sono donatori universali e possono ricevere solo sangue di gruppo 0-.
Schema della donazione dei gruppi sanguigni
Tutto ciò implica che gli ospedali debbano avere ampia disponibilità dei vari gruppi sanguigni e soprattutto una ingente scorta di gruppo 0 Rh-, una sorta di salvavita, da utilizzare quando non si conosce il gruppo del paziente e non si ha tempo di effettuare le analisi per trasfondere lo stesso gruppo durante le emergenze dovute ad esempio a gravi emorragie in conseguenza di incidenti stradali che possono richiedere molte sacche di sangue già nella prima ora.
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